venerdì, ottobre 13, 2006

visiting London






Ecco a voi alcune foto del mio breve soggiorno a Londra cn la mia "dolce" meta' al seguito e con la meta' della meta'!

mercoledì, ottobre 11, 2006

...home...


Ancora 9 giorni e poi......casa!
Basta autobus, basta guida al contrario, basta televisione incomprensibile, basta bambini viziati, basta sguardi di sufficienza, basta pioggerellina sottile, basta nuvole grige a tutte le ore, basta burro salato, basta impazzire con tutti questi spiccioli!
Bentrovata Micretta mia, bentrovato al lato giusto della strada, bentrovata, si' bentrovata, televisione ke nn seguiro' appassionatamente cmq, ma ke almeno potro' sopportare, bentrovato nipotino bello (speriamo nn figlio unico ancora x molto...), bentrovati amici (tutti, quelli veri e quelli finti), bentrovati aquazzoni e sole splendente, bentrovata PASTA e mani della mamma, bentrovati euri!

giovedì, settembre 14, 2006

Drops

It's raining
it's pouring
the old man is snoring
he went to bed
and bumped his head
and couldn't get up in the morning
Questa canzoncina accompagna le mie giornate di pioggia in Inghilterra; i bambini ai quali faccio da baby-sitter me l'hanno insegnata.
Ma allora cos'e' quel senso di soffocamento dentro? Quel peso che spinge la volta del cielo verso il basso?
Ieri sera tante risate via etere con una cara amica, gossip "succulenti" e scarpette argentate.
Pero' sono tante le persone lontane fisicamente e piu' lontane ancora dal cuore...da qui ci penso spesso a come poteva essere e a come, invece, non e'.
Penso agli errori che ho fatto, ai torti che ho subito, alle persone ke ho perso per strada e a quelle ke non ho saputo recuperare, penso a quelle che incontrero' ancora, agli abbracci e ai saluti di circostanza, agli sguardi complici e sereni, al "ti voglio tanto bene" di mio nipote, ai baci delicati della mia nonnina...
... mentre piango, la solidarieta' della natura mi conduce per mano, ma ancora non vuole dirmi cosa intende mostrarmi...

giovedì, settembre 07, 2006

...from spiderland...

nn mi va di parlare
sono stanca
triste
sola
avrei voglia di stare sotto un mantello ke mi rendesse trasparente.
Tu nn ci sei
nn ti sento
sei lontano
tutti siete lontani
La lontananza fisica sta moltiplicando quella interiore.
La nebbia avvolge il mio cuore
e i miei pensieri sono pieni di rancore
di rimpianto
di rabbia
e la mi reazione e' quella di un corpo inerte
di un ignavo
di qualcosa scaraventata
lungo il ciglio di una strada
e li rimane
al freddo sola
la sfiorano
la guardano cn disprezzo
la ignorano
la pieta e il ribrezzo si alternano
e lei nn puo fare altro ke stringersi
contro se stessa
farsi piccola
in attesa ke questo lungo inverno passi
ke il sole possa scaldare il suo corpo
possa salvarla dall'abisso in cui e' caduta
in cui sta cadendo
l'abisso nel quale lei soffoca
e vede spegnersi tutte le luci.
e sa ke nn dovrebbe
sa ke sbaglia,
ancora,
come al solito,
ma e' lei
lei
lei che vorrebbe non esser mai nata
lei che vorrebbe, per la prima volta, raggiungere cio che vuole.
Caramelle accanto a me,
la volta del cielo e' sempre piu bassa.

giovedì, luglio 20, 2006

Solo il cielo...


Quando il bambino era bambino, se ne andava a braccia appese. Voleva che il ruscello fosse un fiume, il fiume un torrente, e questa pozza il mare.
Quando il bambino era bambino, non sapeva d'essere un bambino. Per lui tutto aveva un'anima, e tutte le anime erano tutt'uno.
Quando il bambino era bambino, su niente aveva un'opinione.
Non aveva abitudini. Sedeva spesso a gambe incrociate, e di colpo sgusciava via.
Aveva un vortice tra i capelli, e non faceva facce da fotografo.


Quando il bambino era bambino, era l'epoca di queste domande:
Perché io sono io, e perché non sei tu? Perché sono qui, e perché non sono lí? Quando é cominciato il tempo, e dove finisce lo spazio?
La vita sotto il sole, é forse solo un sogno? Non é solo l'apparenza di un mondo davanti a un mondo, quello che vedo, sento e odoro?
C'é veramente il male? E' gente veramente cattiva?
Come puó essere che io, che sono io, non c'ero prima di diventare? E che un giorno io, che sono io, non saró piú quello che sono?


Quando il bambino era bambino, per nutrirsi gli bastavano pane e mela, ed é ancora cosí.
Quando il bambino era bambino, le bacche gli cadevano in mano, come solo le bacche sanno cadere. Ed é ancora cosí. Le noci fresche gli raspavano la lingua, ed é ancora cosí.
A ogni monte, sentiva nostalgia di una montagna ancora piú alta, e in ogni cittá, sentiva nostalgia di una cittá ancora piú grande. E questo, é ancora cosí. Sulla cima di un albero, prendeva le ciliegie tutto euforico, com'é ancora oggi.
Aveva timore davanti ad ogni estraneo, e continua ad averne. Aspettava la prima neve, e continua ad aspettarla.


Quando il bambino era bambino, lanciava contro l'albero un bastone, come fosse una lancia.
E ancora continua a vibrare.

"Lied Vom Kindsein" — Peter Handke


lunedì, luglio 17, 2006

Nn ho voglia di scrivere, ma nn ho voglia nemmeno di parlare cn qualcuno...nn voglio affrontare le cose, me il tempo passa...nn voglio piangere, ma le lacrime rigano il mio volto...nn voglio sbagliare, ma è arrivato l'ennesimo fallimento...il mio cuore vorrebbe sorridere, ma è troppo impegnato a leccersi nuove ferite...il mio cervello vorrebbe rigare dritto, ma io glielo impedisco...anche il mio corpo si ribella a me e mi fa soffrire...sssssss...silenzio.

mercoledì, luglio 12, 2006

Campioni del Mondo!


QUESTI RAGAZZI

CON QUESTO CUORE


CI HANNO REGALATO UN SOGNO!

mercoledì, giugno 28, 2006

Quando una è pazza...

è pazza!
Questo blog è deceduto ma, visto ke i morti parlano e dicono anke la verità....
In realtà le parole ke ho scritto nel post precedente sono tutte confermate, solo ke oggi avevo bisogno di parlare a qualcuno ke nn mi risponde.
...è successo ancora...
Energie, passione, speranze, quel senso di: "dai-ke-è-le-volta-buona" x l'ennesima volta tutto inutile.
Anke lei è andata via, l'ennesima meteora della mia vita, l'ennesima cresta della mia sinusoide esistenziale...



Questo pensiero d’improvviso mi scuote
e annienta ogni pudore ed ogni difesa
Avevo soffocato quella stupida attitudine
ai voli pindarici ed alle struggenti eroiche attese
e sopravviverò a questa mancanza di ossigeno
malgrado le insidiose correnti arriverò
In fondo agli abissi tra antichi splendori
di un mondo sommerso da migliaia di anni
stupidamente ho temuto l’immensa e spietata bellezza
la profondità dei tuoi occhi
Questo pensiero rende soave il risveglio
scomodando il torpore la consueta pigrizia
rivivono fragranze estinte e tramonti d’incanto
Le grandi speranze travolte dall’ira di oceani in tempesta
avvolta da una prodigiosa atmosfera Atlantide
sorride intatta e volge un sguardo amichevole
In fondo agli abissi antichi splendori
di un mondo sommerso da migliaia di anni
stupidamente ho temuto l’immensa e spietata bellezza
la profondità dei tuoi occhi ..


Il sorriso di Atlantide - Carmen Consoli

Sentirmi così fino al giorno prima e poi basta.
Di nuovo tutto da rifare: pezzi di cuore da rimettere a posto, pensieri galoppanti da frenare, lacrime da ricacciare in fondo alla gola x evitare di star male e svenire ancora x strada.
...e la consapevolezza ke nn sarà l'ultima volta.

giovedì, giugno 22, 2006

Ora del decesso:

12:55.

Finisce qui l'esperienza blog.

Nn è per me scrivere un diario e poi, un blog, è scritto anke per essere letto.
Se devo leggerlo solo io, vale la pena?
Nn mi serve per sfogarmi, nn riesco ad essere sincera, nn sono costante...

...è stato bello finchè è durato!

domenica, giugno 18, 2006

Bollettino medico

Febbre: Assente
Placche: q.b. per sperare in una pronta guarigione
Dolori: Assenti

EVVIVA!

Il mare non dovrà aspettarmi ancora per molto...

venerdì, giugno 16, 2006

Non esistono più le mezze stagioni

...tra 5 giorni comincia l'estate...
ALLORA PERCHE' IO HO LA FEBBRE A 38 E LE PLACCHE ALLA GOLA?

giovedì, giugno 15, 2006

Iniziamo...

Eccoci qui...
il secondo blog della mia vita (dopo che il primo è fallito miseramente).
E visto che non c'è due senza tre, penso proprio che anche questo sarà destinato ad una lunga agonia.
Ma, tant'è, ritentar non nuoce.